I temi del lavoro, della formazione continua e del trovare il proprio posto nella società civile diventano sempre più fondamentali per una buona qualità della vita. La marginalità sociale risulta, oggi, moltiplicata e vissuta quotidianamente da molti. L’esclusione sociale è generata sia dalla mancanza di risorse economiche adeguate che dalla difficoltà di accesso a spazi sociali come l’educazione, l’assistenza sanitaria, il lavoro, l’alloggio, la tecnologia, ecc.
Queste situazioni di “crisi” oggi producono disagio e squilibrio. Naturalmente le persone scelgono con più efficacia se supportate da risorse materiali e di conoscenza. L’obiettivo dei nostri progetti è sostenere adeguatamente, nel momento di nuove scelte di tipo sociale e lavorativo, le persone interessate da questa “crisi”, giovani e adulti, donne e uomini, per trasformarle in opportunità.
E’ utile progettare, quindi, una rete capace di mediare tra profit e non profit, attraverso un modello innovativo di partnership favorevole agli obiettivi di inclusione delle diversità come evoluzione della società civile.
Stiamo lavorando ad un nuovo progetto che riguarda la necessità di ripensare, progettare e realizzare un modello rivolto all’inclusione – sociale, lavorativa, culturale – delle diverse forme di disagio contemporaneo, dalla disabilità fisica a quella psichica, dalle disabilità acquisite alle nuove forme di esclusione ed emarginazione.
Saranno sperimentati specifici percorsi di inserimento attraverso un modello innovativo di laboratorio multidisciplinare. Sarà sperimentato un percorso formativo anche attraverso l’uso di tecnologie. Alle aziende si offrirà un piano formativo per favorire l’inserimento ed a supporto dell’inserimento lavorativo.